domenica 15 giugno 2008

L'infinita bellezza

Silenzio.
Pace.
È un attimo.
Poi la materia
si smuove,
si dibatte
appassionata
e feroce
e il tempo,
lo spazio
nulla possono ormai.
Essa si estende ovunque,
indomabile,
incontenibile,
supera i confini
dell’ignota consapevolezza
e le forme emergono
prepotenti
per restare immobili
dinanzi all’infinita bellezza.

My conception of God



Energia
da cui ogni cosa
trae la sua forma
perfetta.
Filosofia
del bene e del male.
Politica
di un regno illuminato
da menti incolori.
Sentimento
di individuale coscienza di sé.
Voce interiore.
Intimo ripiegamento
dello spirito.
Passione.
Libertà suprema.
Gesto sublime dell’arte.
Tributo persuasivo
di un’immagine.
Corale richiesta
di giustizia.
Fonte
del tutto
che nulla contiene.
Massa informe
che può essere tutto
e in ogni luogo.
Essere unico.
Uomo.
Utopia.
Conoscenza.
Pagana inebriante estasi
della gloria.
L’universo.
La Terra.
La vita.
L’umanità intera.
Io.

Looking for you



Una cupa tempesta

rimbomba sul mare

all’orizzonte

e invano in te cerco ristoro,

a te tendo...

Ma tu chi sei?

Forse il fantasma

che disperatamente

cerco

tra gli insidiosi sentieri

di un’anima

sopraffatta dal dolore.

Eppure ti voglio

con l’ardore disperato

di chi nelle tenebre

cerca la luce.

Ma l’energia che emano

si perde,

non trova riflesso,

inevitabilmente ritorna in me

e come un veleno mi uccide.

Simulacrum


Due corpi mai congiunti,
globuli di verace energia
che astrattamente
li unisce nel punto di fusione
dove giace tiranno,
sanguinante,
struggente
quest'amore
impossibile.
È vano tentare
di contenere l’elemento primordiale,
partorito da un ventre infecondo,
poiché sensuale
come la più infernale
delle attrazioni carnali.
Fermati nera brama
nei meandri della tela maledetta
e lascia libero
il corpo stanco
dall’amplesso
continuamente interrotto.
Questo è il tuo simulacro.

Zertrümmerte


Vado.
A lenti passi
muovo il corpo,
appena respiro,
senza meta,
senza speranza alcuna.
Allo specchio
l’immagine è rotta,
frantumata
come superficie di cristallo
abbattuta da un crudele macigno.
Sento scorrere
il passato
dinanzi agli occhi.
Vorrei non aver vissuto,
vorrei non vedere,
non avere più i sensi
per avvertire la linfa
che crudelmente
continua a nutrirmi.
Ma il rimedio
rifugge,
appassisce
il vagheggiato giorno
in cui il ghiaccio
verrà disciolto
e mi riscalderà ancora
il sole.

Incubus


Quale funesta immagine
Assale il mio sonno
Per sottrarmi
Il seme dal quale io stessa
Fui generata?
Oh funesto terrore,
scaccia il pensiero!
Sarei la principessa
Abbandonata
Di un triste e cupo regno,
che privato del suo sovrano,
tace,
resta immobile
e lentamente muore.

Africa


Il seno d’Africa
allatta un mondo neonato,
nelle vene
il fuoco emana
l’essenza della terra.
Lontano
corrono lungo l’orizzonte
uomini
costruiti di polvere
che non sanno nulla,
che non sono nulla
se non terra
e fuoco.
Porpora,
sangue
di una patria
che partorisce
e vede morire
i suoi figli
e giace
nell’acque
pur continuando a bruciare.

A mia sorella

E rivedo in te la il mio passato,
i miei sospiri,
le mie speranze,
rivedo in te i miei sogni,
la piccola stella dell'innocenza
nei tuoi occhi tiepidi.
Vorrei stringerti forte,
ma non è semplice
toccare se stessi
nel cuore di un'altro.
Ammazzerei il tempo
se solo potessi
per mostrarti la strada,
soffrirei io per te
ancora una volta.
Ho perso una parte
della tua esistenza
che non mi è mai appartenuta
e non vorrei perderne altra.
Il tuo sangue
è il mio sangue,
le tue lacrime le mie,
unite dal seme identico
che ci ha dato la vita
e che non si può spezzare.
Dirigo i miei passi verso i tuoi,
piccola, fragile creatura
che cerchi soltanto un sorriso.
Vorrei potessi vedere
quanto amore ti circonda,
quanto risplende la tua vita
anche nel buio della tristezza.
Emani tutti i colori
con le loro tonalità più accese,
ti lasci penetrare dalle cose
poichè la tua natura è sensibile,
sanguini
perchè la passione ti infuoca,
e i tuoi occhietti spenti
si illumineranno un giorno
di una luce così intensa
che le stelle si vergogneranno
del loro poco splendore.
E ora dormi piccola
tra le braccia del mondo
fino a quando altre braccia
non culleranno il tuo sonno.

Amore

Il flusso primordiale della vita
scandisce Amore.
Nasce l'arte.
slancio estremo,
instintuale sentimento,
immensità astratta,
misteriosa espressione,
infima forma
capace di contenere Amore.
Si ama,
a volte,

senza paura
di restare sconfitti,
incondizionatamente,
senza capire che Amore
è Passione,

è ispirazione che colora i pensieri,
è freno dell'inibizione.
Dinanzi alla tela
il pittore
assapora la superficie
ruvida e bianca,

inala le esalazioni
degli smalti,

percorre linee,
vuoti,
pieni,
fa l'amore,
ascolta
le pulsazioni di un cuore
che non è il suo

e queste danno ritmo
alle sue espressioni.
Amore non giace
nell'animo silenzioso,
che non sanguina,
che non muore

ad ogni respiro
poichè l'aria stessa
può farti del male
per la sua immensa purezza.
Amore,
sono quelle note
che soffocano il respiro,

che fermano il tempo
nell'istante esatto
in cui è immortalato
il senso,
la vasta armonia del tutto
così sublime

che contenerla è impossibile,

e pur si non perderlo
soffrire la propria piccolezza.

Note dipinte

Una perla nera ha sfiorato
Tasti bianchi e neri
"Pensandoti" emerge dal nostro amore
E si sporca di sanguinee tinte
Adesso la musica guida il pennello
E accarezza la tela
Ma il soggetto è più vasto
Ed estende i suoi contorni
Oltre i limiti dello spazio consentito
Il pensiero è divenuto bellezza
Pura forma d'arte
Che si espande da anima ad anima
E riempie di sè la nostra vita

Ho letto

Ho letto nel cielo immagini
di uomini morienti nel sonno
interrotto da nubi di fuoco,
ho letto le passioni
che avvolgono le trame
di certe storie amare
che profumano di seta
e di avorio,
ho letto di guerrieri
che attraversano il mondo
e deridono la disperazione
per quanto hanno perso in battaglia,
ho letto lacrime rosse
che increspano acide
i rivoli tortuosi
di vagheggiati monti,
ho letto miriadi di storie
di uomini,
paesi
e sono qui
a scrivere la mia
senza sapere
da dove cominciare.
Ho letto, sì,
ma saranno mai abbastanza
le trame e gli intrecci
per descrivere
la storia intrinseca
della propria vita?

Scheggia di Diamante

Tu sei la scheggia di diamante
in un mare di granelli di sabbia,
quella scheggia che non trapassa il filtro
della clessidra
e che riluce
anche quando il sole si spegne.