martedì 26 luglio 2011

pensieri notturni

Fingevo che tutto andasse bene
e a te bastava sapermi al tuo fianco.
Ignoravi il perchè dei silenzi,
delle guance rigate.
Sicuro forse che dipendessero da te.
Ingenuo credevi che fosse amore
questo teatrino di vinti.
Non vedevi che intorno
l'aria imbruniva e disegnavi trame
spente dall'ultimo soffio di vento.
In fondo che importa
se dopo cala il sipario?
Non siamo forse buffoni che vivono
di sprechi per accontentarsi
infine di inutili scarti?

Amare et Bene velle

Facile è l'innamorarsi. Ci si potrebbe innamorare in ogni istante. I latini, di cui purtroppo abbiamo dimenticato la lingua, distinguevano 'amare' e 'bene velle'. Amare è avere bisogno di ciò che fa stare bene. E' esigenza fisica dell'altro. Voler bene è arduo. Significa desiderare spassionatamente e senza condizioni il benessere dell'altro, anche a discapito del proprio. E' un coinvolgemento di testa e di cuore. Non egoistica esigenza. Ma un darsi senza condizioni. Senza pretendere nulla in cambio. E di fronte al divario che divide le due condizioni si resta come spaesati. E' come buttarsi in un burrone sperando di prendere il volo. C'è chi resta sul ciglio. Chi cade. E chi, invece, prende il volo davvero. Peccato solo che non si può mai sapere prima con c'è dall'altra parte. E spesso capita di trovare quel che meno ci si aspetta.