sabato 31 ottobre 2009

Sono le tre...

Sono le tre. Le tre e qualche piccola frazione di tenera angoscia tra quelle nubi. Il paesagio scolpito dietro la finestra, un quadretto a stento autunnale, e io aldiqua di quella che penso a miriadi di strade, alle città geometriche, alle genti diverse che percorrono insieme la stessa scia di fumi e di musiche, e più lontano un cinema e poi sotto un bar e nella vetrina le frittelle appena intinte nella glassa di cioccolato fontente e di fronte e intorno le insegne luminose e gli angoli coi lampioni intorno a cui girare per incontrare i sogni e poi le stelle, solo immaginate, ma belle, belle anche se piove e i rumori e le voci e correre tra gli svincoli in cerca sempre di qualcosa che non sai cos'è, ma che importa? è pur sempre una storia piena di dettagli e se pur mancasse la trama che importa? immortalatemi qui, tra l'inferno ed il cielo, in questo groviglio di umanità in movimento. Non lì, dietro quel vetro a guardare sempre gli stessi alberi e il paesello, a sentire storie che declamano il nulla, la pietra morta...

Nessun commento: